- Macchupicchu! -

Essendo saltata, per una serie di motivi, la possibilità di giungere a Macchupicchu attraverso l'originario "sentiero inca", che prevedeva 5 giorni di cammino tra le valli e i resti di templi e villaggi, dormendo in tenda e mangiando all'aperto, arriviamo alla famosa cittadella in treno.

Scoperta a metà del secolo scorso, sommersa da un bosco di arbusti e cespugli, questa città sfuggita alla devastazione spagnola (non l'avevano trovata..) è giunta fino a noi praticamente intatta. Alla fine mancano solo i tetti, perchè erano di paglia, ma le mura delle abitazioni, i terrazzamenti agricoli e i templi sono tutti perfettamente riconoscibili.

Il gruppo si è qui diviso in due: quelli che sono rimasti a gironzolare in città e quelli che hanno preferito una visione dall'alto, inerpicandosi sulla montagna che domina Macchupicchu: il Waynapicchu. Io sono tra questi.

Il sentiero si rivela più tendente al verticale di quanto previsto, ma dopo circa un'ora di scarpinata arriviamo in cima e il panorama mozza il poco fiato rimasto..!

 

 


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Dopo esserci stupiti di trovare delle costruzioni anche qui (dove non c'è nessuna cava, per cui.....) corriamo anche noi a visitare la cittadella, non facendoci mancare la foto ricordo per eccellenza: quella dalla casa del custode, con veduta su Macchupicchu e il Waynapicchu appena dietro.

Non ci resta molto tempo.. 4 ore sono volate e dobbiamo rientrare.
Certo che Macchupicchu non è strafamosa così per niente...
Lascia il segno.

Ma il giro prosegue. E domani ci sono un sacco di altre cose da vedere!

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