- Barranco -

Siamo di nuovo a Lima.. di nuovo. E se l'ultima volta avevamo passeggiato per la città bene, oggi ci portano a visitare l'altra faccia, quella dalla quale provengono gli spari che sentiamo la notte: il quartiere di Barranco.

La strada è polverosa e il cielo è una ragnatela di cavi elettrici che pendono da tutte le parti. Viottoli che si diramano dalla via principale nascondono decine di baracche grandi quanto una stanza, nelle quali dormono (e vivono, seppure a stento) famiglie di gran lunga più numerose delle nostre.
E' vero.. le abbiamo viste.

Siamo tutti un po' rattristati per via delle storie che ci raccontano le suore, di famiglie disperate, ma per pranzo le suorine ci hanno preparato il famoso cebice, un piatto di pesce crudo marinato, così il morale torna presto alto.

Abbiamo visitato anche il museo de la Nation (un po' di corsa, a dire il vero, ma tanto basta), dove è conservata una copia del lanzón, che noi avevamo ammirato a Chavin, oltre ad una serie di statuette erotiche Moche e 1000 altre opere d'arte di tutte le foggie.
Nel pomeriggio facciamo un altro giretto in città e poi di nuovo asserragliati tra le alte mura della scuola.

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- Arrivederci, Perù. -

La mattina del nostro ultimo giorno tutti i ragazzi della scuola ci salutano con la marcia di saluto alla nazione, che qui si fa una volta alla settimana, ma la anticipano in nostro onore.
Tutti i bambini sono in fila e composti e cantano l'inno peruviano con la mano sul cuore..

E' emozionante, ma è giunta l'ora di salutare tutti.. si torna a casa.

Arrivederci, Perù..!! CIAO!

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Lima 1 - 2 - 3

 

 

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Oggi è il 22 agosto 2009. Sono passati 3 anni e io finisco solo ora questo diario di viaggio. Pieno di lacune, senza nomi, senza dettagli.. Non so perchè ci ho messo tanto. Forse il Perù, con tutto quanto di splendido ha da offrire, con i suoi panorami, la sua gente e i suoi colori, la sua storia, non è la mia terra. Troppi i confronti con il Madagascar? Può essere. Ma resta innegabile la ricchezza che lascia un viaggio del genere. Quindi, che questa sia la mia terra o meno, poco importa.. Devo solo dire GRAZIE a tutti coloro che mi hanno permesso di conoscerla, di viverla, di sentirla.. Grazie a chi organizzato il viaggio, a chi ci ha accolto, nutrito e si è preso cura di noi, grazie ai compagni d'avventura e grazie a tutte le persone che abbiamo conosciuto, incontrato o anche solo incrociato.
Arrivederci a tutti!!

Mary